Il Fascino della vendemmia da Alessandro di Camporeale

Vi racconto la mia prima vera esperienza di vendemmia e le mie riflessioni sul tema, presso la cantina Alessandro di Camporeale.

La vendemmia, e in generale il lavoro in un’azienda vitivinicola, significa saper attendere e rispettare i tempi della natura. Conoscere le proprie vigne profondamente e sapere quando è arrivato il momento per raccoglierne i frutti. Saper ben scandire i tempi di raccolta, di arrivo delle uve in cantina per iniziare i primi processi. Avere tutto sotto controllo e durante la fase della fermentazione conoscere, controllare e apprezzare costantemente lo stato prima dell’uva, poi del mosto e alla fine del vino. È un duro lavoro, che richiede una costante attenzione e cura. E nonostante ci siano, oggi, tecnologie all’avanguardia, questo non riduce il lavoro dell’uomo. Le tecnologie devono essere sapientemente governate ed usate a beneficio della propria idea di fare vino. Il momento della vendemmia è affascinante, ma è anche fatica, è schiena spaccata e cartilagini delle ginocchia consumate, è stare al passo con l’orologio del vigneto.

È piacevole godersi un buon calice di Grillo Vigna di Mandranova di Alessandro di Camporeale, comodamente seduti sul divano, ma è ancora più bello se si è consapevoli di tutto il lavoro e le persone che ci sono dietro, che non sono poche. Perché entrare davvero in contatto con la natura e con un territorio e le sue tradizioni, ha il potere incredibile di arricchirci come persone e renderci più consapevoli come consumatori e come comunicatori. Questa ovviamente è la mia personale visione del mondo del vino. Perché il vino non si comunica in tacchi a spillo in mezzo alle vigne con una bottiglia molto costosa tra le mani.

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E così a fine agosto, ho finalmente provato l’emozione di essere parte della festa dell’uva da vino, tra fatiche e condivisione.

In questa esperienza ho avuto il piacere di seguire il lavoro dell’enologo di casa, Benedetto Alessandro e di imparare da lui. La sua grande dedizione mi ha trasmesso tante delle cose di cui sto scrivendo. Mi ha guidata durante tutto il percorso dalla vigna alla cantina, rispondendo a tutte le mille domande con pazienza e precisione. Nei giorni della mia visita abbiamo vendemmiato il Grillo in contrada Mandranova, da cui prende il nome il loro cru di Grillo.

Facciamo un passo indietro. Siamo a Camporeale in provincia di Palermo. Dolci colline tra le Doc Alcamo e Monreale. La collina Mandranova dove ho vendemmiato, è a circa 450 mt sul livello del mare. Questo vigneto guarda a nord-ovest ed è su suolo prevalentemente argilloso. Qui il clima è mediterraneo ma caratterizzato da importanti escursioni termine. In particolare durante il periodo della maturazione (agosto – settembre) c’è una differenza di circa 15 °C tra giorno e notte, molto importante per rallentare la perdita di aromi e di acidità nelle uve, e quindi per produrre vini più freschi e con sentori più fini.

Durante la mattina di raccolta, le uve arrivano in cantina continuamente, vengono ricevute e subito diraspate. Subito dopo gli acini si dirigono nella pressa per un paio d’ore, dove il succo si separa dalle vinacce, ossia bucce e acini.

Successivamente il mosto fiore, ossia il primo prodotto della pressatura, viene trasferito in delle vasche troncoconiche in cui si effettua la stabulazione per circa una settimana. Per i primi giorni si effettuano dei rimontaggi con l’azoto, poi il mosto sarà lasciato a decantare per estrarre i precursori d’aroma. A conclusione di questo processo, il mosto viene trasferito in vasche di acciaio, dove inizia la fermentazione per circa 15 giorni sotto l’attento controllo dell’enologo. Il processo di vinificazione viene svolto in iper-riduzione, quindi in totale assenza di ossigeno. Dopo la fermentazione, l’affinamento avviene prima sulle fecce fini di 6 mesi circa e poi in bottiglia per circa 2 mesi. La prossima primavera potremo assaggiare l’annata 2019 del Grillo, Vigna di Mandranova

E questo era il percorso del Grillo, pensate che tutto ciò viene ripetuto, con le dovute differenze, per le altre uve. Differenze in base alla varietà, quindi diversa epoca di vendemmia e diversi accorgimenti in cantina, oltre a un processo di vinificazione più articolato per i vini rossi.

Questa esperienza oltre ad avermi fatto imparare tanto, mi ha permesso di apprezzare l’eccellente lavoro della famiglia Alessandro, di cui presto vi racconterò i vini.

Vivere la cantina durante la vendemmia è un’esperienza che fatta una volta la si vuole ripetere. Cheers alla prossima vendemmia!

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