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Concorso enologico Premio Qualità Italia 2020, come e perché partecipare

Il Concorso, votato a raccogliere e raccontare le eccellenze vitivinicole italiane, è autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e si fonda sui valori della credibilità, serietà, trasparenza, indipendenza e obiettività.

Dopo il buon esito dei cinque anni precedenti, per l’edizione 2020 il Premio si è rinnovato, indossando una nuova veste per essere ancora più vicino al mondo del vino e dei territori ai quali si rivolge. Una nuova comunicazione, più moderna e fresca, tesa a garantire maggiore visibilità ai vini che saranno premiati e ai partner del concorso, ma anche più vicina agli appassionati di vino, grazie alla collaborazione con un gruppo di Wine Blogger selezionati che rafforzerà la visibilità del Premio sui social. Gruppo del quale sono lieta di far parte.

Per conoscere più da vicino il Premio, la sua filosofia e le novità 2020, ecco l’intervista a Mauro Pallini, Direttore della Scuola Leonardo e ideatore del Premio.

“È la passione l’origine di tutto: ciò che, nel 2015, ci ha portato all’ideazione del Premio Qualità Italia. – ci racconta Mauro Pallini – Quei valori e il metodo che contraddistinguono la Scuola Leonardo, ossia indipendenza, trasparenza, competenza e professionalità; sono gli stessi su cui poggia il Premio. All’inizio il Concorso è nato a livello regionale, e via via negli anni è cresciuto ed è stato sempre più percepito come iniziativa di respiro nazionale. Oggi, e già da qualche anno, il Premio è rivolto a tutte le regioni d’Italia. Seppur alcuni dei nostri metodi potrebbero non essere di “moda”, riteniamo siano invece fattori chiave per proteggere un alto standard di qualità”.

Inoltre, per garantire la massima affidabilità, è molta l’attenzione a procedure e regolamenti, come continua a spiegarci Mauro Pallini: “l’autorizzazione del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la sua supervisione e la scelta di adottare un regolamento scrupoloso è per noi un valore fondamentale, è ciò che distingue il nostro concorso, rendendolo serio e imparziale”.

Ma nel dettaglio quali sono i punti salienti che caratterizzano il Premio Qualità Italia? “In ordine sparso direi: la competenza garantita dalla Commissione di degustazione presieduta dall’enologo Loriano Di Sabatino, Direttore tecnico del Concorso, che guiderà un gruppo di enologi e tecnici nelle diverse sessioni di degustazione; l’imparzialità, è massima l’attenzione a garantire la valutazione dei vini in modo obiettivo e senza alcuna influenza, infatti la degustazione è condotta alla cieca; un vero confronto, perché i produttori ricevono una valutazione dei loro vini obiettiva, compente e avulsa da qualsiasi pregiudizio. Molti infatti ci richiedono di poter visionare le schede di valutazione; questo comporta un momento di crescita e confronto per ciascun produttore”.

Rispetto alle edizioni precedenti, oltre alla presenza di Wine Blogger per veicolare il PQI attraverso i social, c’è un’altra importante novità, come afferma Mauro Pallini: “Con tutti i vini vincitori dell’edizione 2020, sarà realizzata una “Guida dei Vini Premio Qualità Italia 2020”, curata dal gruppo di Wine Blogger coordinati da Francesco Saverio Russo. La Guida sarà disponibile sia in versione digitale che cartacea, e sarà divulgata ad appassionati e addetti al settore, attraverso molteplici canali”.

Per partecipare c’è ancora tempo fino al 6 giugno
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