Susafa, un’oasi da vivere tra le colline bucoliche della Sicilia occidentale

Susafa è natura, cultura, sapori buoni, profumi intensi, tranquillità e visioni bucoliche. Un’oasi eco-sostenibile circondata da immense distese color dell’oro. Un’antica Masseria, che oggi, offre un’idea di ospitalità vicina alla natura e ai ritmi lenti della vita contadina.

Susafa è questo e molto altro.

Vi porto con me alla scoperta di questo luogo unico nelle campagne di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo.

Nel suo nome è racchiusa la sua essenza, che va oltre una “classica” esperienza alberghiera.

SU SApe FAre, è un’espressione in dialetto siciliano usata dai contadini per indicare un luogo fuori dal tempo. Un luogo che quasi non veniva scalfito da guerra e fame, in cui c’era una comunità indipendente ed autosufficiente, e dove la conoscenza del “saper fare le cose” veniva tramandata di generazione in generazione. Qui 500 persone hanno vissuto con soddisfazione dei frutti della terra, per circa 150 anni, fino agli anni ’60 dello scorso secolo.

Una piccola digressione: cosa c’entra questo luogo con il vino? In questo blog oltre che di vino, vi ho sempre parlato di territori. Questa volta vi parlo di Sicilia attraverso le tradizioni e altri prodotti della terra: grano, olio, frutta – come le ciliegie in questo periodo – cultura e tradizioni di un luogo. Un luogo che ci racconta una Sicilia contadina, e una comunità che ha ispirato l’ospitalità secondo natura di Susafa.

Un po’ di storia (non vi annoio promesso!)

Susafa era un grande feudo, le prime tracce risalgono alle fine del 1600. Ma la storia della Masseria inizia dopo l’Unità d’Italia, quando Gioacchino Saeli – trisavolo degli attuali proprietari – acquistò il feudo e da lì a poco iniziò la lunga costruzione (a mano) della Masseria. A Susafa già viveva una piccola comunità di contadini, che con il passare degli anni si popolò sempre di più, grazie all’incremento delle attività agricole e di allevamento.

A Susafa si produceva di tutto: dal grano all’olio, dalla frutta al vino, dalle verdure agli ortaggi. Dopo gli anni ’60 – data che segna la fine di questa meravigliosa comunità agricola di cui ci ha raccontato Manfredi Rizzuto, quinta generazione che discende da Gioacchino Saeli – per varie vicissitudini la Masseria ha vissuto un periodo di abbandono. Poi dal 2008, si è aperto un nuovo corso di rinascita e recupero delle antiche tradizioni che avevano reso Susafa un luogo così speciale per tante famiglie.

Susafa oggi

Ispirata dalla comunità autosufficiente, nasce il modello di ospitalità sostenibile di Susafa. Un microcosmo dove è possibile trascorrere del tempo in pace assoluta, e godere di buon cibo e di tutto ciò che la natura può offrire.

Oltre a essere un luogo raffinato e curato nei dettagli, la Masseria è un tuffo nella storia e nella cultura contadina. Dove oggi c’è il bar un tempo c’era il Palmento, ancora in parte riconoscibile; l’elegante ristorante prende il posto dell’antico granaio; le suites si trovano al posto della stalla dei vitelli e la Sala Ricevimenti è oggi dove un tempo c’erano la stalla e il fienile.

Tra le cose più interessanti, ci sono le esperienze a contatto con la natura: attività legate alla sfera agricola che valorizzano la stagionalità dei prodotti. A luglio la mietitura del grano, ad agosto si pensa all’orto e a settembre alla raccolta del pomodoro e alla preparazione della salsa! Giugno è il tempo delle ciliegie.

Durante la visita a Susafa, ho vissuto l’esperienza della raccolta delle ciliegie. Tante tipologie, tutte buone e succose!

Poi, un po’ di ristoro durante un pic nic all’aperto all’interno della tenuta, e a seguire una cooking class per scoprire antiche ricette della Masseria: le ciliegie sciroppate, la marmellata e la crostata con marmellata di ciliegie. Sapori genuini, buoni, sapori che sanno di quello che dovrebbero. Sapori che riescono ad emozionarti e restarti impressi nella mente, come un vino quando fatto bene!

L’ultima novità in casa Susafa: seminiamo il futuro!

Un progetto per coinvolgere i consumatori facendo riscoprire un rapporto con la terra, eliminando i passaggi della filiera classica e promuovendo un consumo sostenibile e stagionale.

Un programma di membership, che mira a creare una community intorno ad un concetto di consumo responsabile.

Partendo dalla forte convinzione che l’agricoltura sia uno straordinario fattore di promozione dell’identità culturale e sociale di un territorio, Susafa vuole affermarsi sempre di più come portale privilegiato verso la conoscenza di sapori e saperi local, infondendo i suoi valori ben oltre i confini dei suoi poderi.

Il progetto Seminiamo il Futuro, propone una serie di adozioni dirette di alberi da frutto, ulivi, appezzamenti di grano, pezzature dell’orto. I prodotti derivanti da queste adozioni diventano di proprietà dell’adottante: marmellate, taniche d’olio extravergine, farine e pasta, prodotti di stagione dell’orto. Il valore unico della natura e della terra viaggia dunque attraverso queste adozioni e mediante i privilegi, grazie al programma di membership ideato da Susafa, che da inoltre accesso ad una serie di benefit nel prossimo e-commerce di Susafa e nella più classica ospitalità all’interno della struttura.

Quanto mi piace questo progetto! Anche io voglio seminare il futuro!

E voi, cosa aspettata a vivere questo luogo incontaminato?
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